Carissimi Mamme e Papà… non fatevi prendere dall’ansia perché le misure di sicurezza che il Ministero della Salute sta adottando sono preventive.

Non sono un medico e, ho deciso di scrivere questo articolo perché ho acquisito informazioni da fonti autorevoli e, il mio intento è di riuscire ad essere una voce fuori dal coro che, invece di creare ulteriore agitazione, perché non sappiamo quando finirà questo “stato di Emergenza” riuscirà a farvi sentire più sicuri e meno in pericolo.

È risaputo che le influenze di anno in anno accompagnano per qualche giorno la popolazione mondiale che d’inverno resta a letto in compagnia di un virus dal nome curioso.

Ogni tanto arrivano poi le epidemie influenzali che si diffondono in tutto il Mondo. La prima documentata risale al 1510 l’ultima circa 50 anni fa di origine asiatica venne chiamata Hong Kong. In italia 13 Milioni di persone furono colpite e rimasero a letto per 2 settimane e per 5Mila fu fatale, ovvero, circa il 39% delle persone che si erano ammalate!

Il Coronavirus a confronto non è così preoccupante. Riporto un articolo dal giornale Repubblica del 3 Marzo.

E dopo queste notizie confortanti che spero vengano diffuse, riporto subito la testimonianza del Direttore scientifico della società italiana di malattie infettive e tropicali Simit, e Professore all’università di Tor Vergata. Ha rilasciato un’ intervista per il Corriere della Sera il 20 Febbraio.

Il Prof. Massimo Andreoni afferma che l’Italia al momento è divisa in due, ma “molto probabilmente l’epidemia arriverà anche a Roma e nelle regioni del Sud, il rischio è oggettivamente molto alto. Però non bisogna aspettare questo momento con terrore. Anche se arriverà un po’ dappertutto, è un’infezione nella maggior parte delle volte banale“.

Per quanto riguarda la durata del virus fuori dall’organismo per esempio, se una persona infetta, starnutisce su un oggetto o su una mano con cui poi tocca qualcosa, In questo caso, attraverso le goccioline emesse, il virus può depositarsi sulle superfici. In teoria, toccando quelle superfici subito dopo la contaminazione e portandosi poi le mani alla bocca ci si potrebbe infettare”. (Ma si tratta di un meccanismo molto improbabile).
“Per essere infettivo il virus deve avere una determinata carica, deve essere presente in modo vitale. Il virus per replicare, ha bisogno di cellule viventi quindi quando sta su una superficie, come è stato dimostrato per il coronavirus ma anche per tantissimi altri virus, possiamo ancora trovarlo presente, ma non più infettante. Quindi nel giro di poche ore le eventuali superfici perdono di infettività

(Quindi, per il vostro bene e per il bene degli altri, lavatevi molto spesso le mani e disinfettatele)!

Ed ora proseguo con una riflessione presa da FB. Vorrei con parole semplici e accessibili a tutti, riuscire ad offrire quella serenità tale, per affrontare questo momento critico senza eccessivi stati di ansia e inutili allarmismi.

Ho parlato con alcune mamme che hanno manifestato preoccupazione e, in alcuni casi, stati di eccessiva misura di protezione nei confronti di figli sani, senza raffreddore e senza patologie croniche o con immunodeficienza. Poiché penso che il buonsenso, sia la medicina migliore, i genitori ansiosi e fin troppo iperprotettivi, non contribuiscono allo stato di benessere familiare.

Restare incollati al TG e ai programmi TV (che per fare audience riportano solo notizie drammatiche), non farà che farvi aumentare il cortisolo (l’ormone dello stress) e farvi abbassare le difese immunitarie, e quindi essere maggiormente a rischio se doveste “combattere” il Coronavirus o qualsiasi altro agente patogeno!!

Pertanto, alla luce di queste informazioni, che nessun TG vi dirà, (che potrete farvi confermare da un medico di base), oltre a disinfettare cellulare, e le mani ogni volta che lo riteniate necessario, per il bene dei vostri figli, spegnete la TV e fate prevenzione aumentando le vostre difese immunitarie e quelle della vostra famiglia, evitando di alimentare ansia e preoccupazione, e parlare invece di cose belle e progetti da fare.

Riporto di seguito anche il testo originale virgolettato del Dottor Antonio Di Mauro Pediatra e, nelle parentesi i miei commenti aggiuntivi.

“Per antonomasia i bambini sono degli zozzoni: sbavano, hanno il moccio al naso, si puliscono le secrezioni con le mani, toccano tutto, starnutiscono e tossiscono in faccia alle persone, danno dolcissimi baci ricchi di saliva!!

Bene, questo è il grande vero pericolo.

I vostri figli, porteranno il virus nei nostri ambulatori, negli asili e nelle scuole…e da lì…lo porteranno poi nelle vostre case.” (Come ogni inverno del resto… Perché i bambini, nella stragrande maggioranza dei casi hanno le difese immunitarie resistenti e, come guerrieri combatteranno ogni tipo di infezione).

Per il coronavirus non esiste ancora un vaccino! (Non ancora, ma suppongo che fra qualche mese riusciranno ad offrirlo gratuitamente e tantissime persone si sentiranno più “sicure”).

Inoltre sappiate che dal Coronavirus se non si hanno gravi patologie pregresse si guarisce!! È importante quindi non farsi influenzare dal terrorismo mediatico che pur di fare audience trasmetterebbe notizie di cronaca nera a tutte le ore pur di tenere incollate alla TV milioni di persone!

Nessun antibiotico a copertura!” ( È vero, gli antibiotici sono efficaci solo contro i batteri, ma stare a riposo e al caldo è la cura migliore. La febbre è un meccanismo che facendo alzare la temperatura corporea crea un ambiente ostile per i virus).

La prevenzione è un atto di responsabilità. La responsabilità è del singolo. E per il mio mondo, la Pediatria, la responsabilità è del genitore!” (Da qui il dilemma se affidare i propri figli ai nonni che rispetto ai bambini, potrebbero essere soggetti più a rischio)

Ed ora alcune risposte messe a disposizione sul sito ufficiale del Ministero della salute e riporto le 10 regole

suggerite dall’ O.M.S. per evitare la diffusione del virus, che a mio avviso sono regole di buonsens che si dovrebbero adottare sempre, in particolar modo la prima e la quarta per chiunque sia una persona educata che conosce le buone maniere e le regole igieniche.

Come reperire maggiori informazioni?

Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus. Le Regioni hanno attivato numeri verdi locali per rispondere alle numerose richieste di cittadini.

Cos’è il Corona virus?

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta– e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).

I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Si raccomanda di non recarsi nei pronto soccorso, ma di chiamare al telefono il proprio medico di famiglia o pediatra in caso di sintomi influenzali e sospetto di contatto stretto e prolungato con un malato di Covid-19. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.

Come si riconosce il Coronavirus?

I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie.

Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte (nei soggetti già compromessi da altre gravi patologie).

Cosa è la SARS COVID-19?

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.).

A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.

Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?

Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

Quanto è pericoloso il Corona virus?

Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.

Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere.

Perché è comparso il nuovo coronavirus? (FONTE: ISS)

La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.

La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie.

Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).

Come si rischia il contagio?

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. Alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%. (Fonte OMS).

Siamo in chiusura di questo articolo e concludo dicendo chr, il Coronavirus non lo ferma il panico, ma una sana prevenzione che dovrebbe essere applicata SEMPRE, come buona norma dettata dall’igiene e dal buonsenso.

Queste precauzioni andrebbero usate di tanto in tanto per avere cura e rispetto per noi stessi e per il bene e il rispetto degli altri.

Se una persona infetta starnutisce davanti a voi, ma ha usato il fazzolettino, state tranquilli se non siete soggetti a rischio. (In caso contrario sappiate che uno starnuto ha una potenza di 9 metri di distanza).

La trasmissione del virus avviene per lo più per contatto diretto, quindi se toccate una persona infetta e poi mettete le mani in bocca o negli occhi, (oppure se vi baciate con la lingua).

Le misure di sicurezza servono per fare PREVENZIONE ed evitare che la popolazione si ammali in massa e resta a casa per due settimane con l’influenza, e per dare spazio alle cure di persone che sono gravi e che trovino un posto letto in ospedale se ne avranno necessità!

Siate positivi e, se non siete stati nelle zone “Rosse” state tranquilli. Come anticipavo all’inizio, lo stress e l’ansia non aiuterà al benessere e alla salute vostra e dei vostri cari.

Un abbraccio Cosmico

AnnA❣