🦋 Il primo passo che mi ha portato alla consapevolezza che, per realizzarmi in questa Vita, avrei dovuto integrare l’esperienza della Sessualità alla Maternità, lo feci dopo aver concepito mia figlia nel 2004…

Mettetevi comodi….ho tantissimo da raccontate e poiché siamo in “Quarantena” spero abbiate voglia di leggere la mia storia come Donna e Madre di questo Terzo Millennio. Oggi a distanza di 15 anni dalla nascita della mia terza figlia, in occasione del suo Compleanno ho deciso di scrivere questo articolo. Probabilmente perché ogni suo Compleanno significa per me celebrare la mia presa di Coscienza.

Era solo il primo, piccolo passo, di quel lungo e faticoso “Viaggio Interiore”, che mi ha portato nei successivi 3 anni a vivere un Cambiamento necessario per la mia salute psichica ed energetica.

Più mi rifiutavo di “vedere” e di “ascoltare” tanto più mi allontanavo da me stessa e tanto più soffrivo, ho scelto di arrendermi, di smettere di lottare per un matrimonio finito e, dal momento in cui mi sono arresa ho vinto!

È stato un viaggio interiore che si è contraddistinto rispetto agli altri perché ho dovuto liberarmi da tutto il bagaglio di credenze e condizionamenti che avevano soffocato la mia autenticità, e mi hanno portato a fare scelte non solo difficili ma non convenzionali.

La scelta più difficile è stata quella di affrontare la separazione con un uomo che negava l’evidenza di una relazione di coppia senza intimità e complicità, e quando uno dei miei figli ha mostrato chiari segni di malessere dopo un litigio pesante, ho capito che fosse arrivato il momento di agire. Lui non sarebbe mai andato via di casa, e così l’ho fatto io.

Rinunciare alla casa e al diritto di ricevere gli alimenti come ex moglie, immagino sia ancora oggi molto inusuale, ma del resto ero pronta ad impegnarmi nel dimostrare in primis a me stessa che avevo le capacità per mantenermi da sola e garantire ai miei figli una vita dignitosa.

La separazione è stata un viaggio senza ritorno: sapevo che mi sarei avventurata con i miei figli, lungo una strada sconosciuta senza bussola e cartine stradali, potevo contare solo su me stessa e il mio intuito, sapevo che era l’unica strada per non sprofondare nel baratro della superficialità e della finzione. Io volevo vivere, non sopravvivere!

Questo è un altro messaggio che da donna a donna vorrei dare: di non aspettare per il bene dei figli che tutto si aggiusti e alimentare l’idea malsana che siamo noi l’anello debole. Meglio un divorzio, piuttosto che insegnare loro un modello disfunzionale di coppia restando separati in casa.

Ho riscritto su quel foglio la mia Vita, e non quella che altri volevano che io vivessi. Ho messo in discussione l’idea di poter costruire la “famiglia del mulino bianco”… e forse in apparenza c’ero riuscita, per amici, parenti e conoscenti vi posso garantire che la mia scelta è apparsa come “un colpo di testa” . I miei ex suoceri ancora oggi non hanno perdonato che io abbia infranto la promessa di stare insieme al figlio “fino alla morte”.

Da allora mi hanno esclusa, “cancellata” come si fa con un nome dalla lista degli invitati. Semplicemente non esisto. Per loro probabilmente è inammissibile cambiare rotta e non si può giustificare, dopo 10 anni di matrimonio e tre figli la mia decisione. Per il padre e i nonni dei miei figli, è stata solo una scelta fatta per egoismo, immaturità e incoscienza.

Per me invece è stata una scelta di pura sopravvivenza, e di responsabilità perché come Donna frustrata e Madre nevrotica non sarei stata un buon esempio per nessuno dei miei figli.

Sapevo che avrei potuto offrire loro la versione migliore me, che viveva con gioia, entusiasmo e passione. Dopo la separazione ho inventato la “canzone del buongiorno” e il rituale della buonanotte che ripetiamo ancora, ogni tanto.

Per riuscire a vivere in questo modo ho dovuto imparare ad amarmi, a cominciare dall’allontanarmi da chi non mi “vedeva” e cercava di ostacolare la mia realizzazione. Il prezzo che ho pagato è stato di esser stata fraintesa, discriminata e giudicata inaffidabile, libertina ed egoista!

Non potevo scontare per il resto della mia Vita, il suo non riuscire a vivere la sua parte ludica, gioiosa e passionale della Vita. Criticarmi e rifiutarmi come Donna, sia come Moglie e poi come madre era un suo problema, non il mio.

Dipendeva da me e solo da me per quanto tempo ancora volevo subire le sue umiliazioni e discriminazioni. Per fortuna ero libera di scegliere se restare ancora con un uomo che in tanti anni era rimasto dell’idea che la colpa fosse mia e che quella sbagliata fossi io.

E così ho deciso di interrompere il vincolo matrimoniale e la mia autostima e la fiducia che nutrivo nelle mie potenzialità mi hanno dato la chiave per liberarmi dalla mia prigione che, vorrei specificare, non era il matrimonio ma l’illusione di poter salvare un matrimonio calpestando me stessa e la mia gioia di vivere.

Avevo infatti, iniziato a chiudere il mio cuore e a spegnere il mio sorriso, per per assecondare il volere di altre persone, e conformarmi al modello di Moglie e Madre umile e sottomessa. Ogni volta che prendevo delle iniziative, venivo punita con le critiche, poi con il silenzio ed infine con il rifiuto.

Nei primi anni di matrimonio fingevo a me stessa che tutto andasse bene e che il problema fossi io con la mia esuberanza e la mia immaturità. Non mi rendevo conto di quanto avessi lasciato affievolire il mio Fuoco e, solo grazie all’Energia dell’Amore per una nuova Vita che stava crescendo dentro me, si stava concretizzando il miracolo nel miracolo. Durante la gravidanza è come se avessi cambiato pelle, come un serpente, pur restando me stessa.

In questa mia “Quarta Trasformazione Alchemica” ho ricordato di essere un “Anima in Cammino” con uno Scopo da realizzare. Sebbene quindici anni fa, non sapevo esattamente quale fosse… sapevo che la strada giusta era connessa all’invisibile Energia dell’ Universo.

Ripetevo a me stessa che oltre alla famiglia e al lavoro la Vita poteva darmi molto di più. Non era insoddisfazione… mi sentivo limitata. Potevo fare molto di più, ma non sapevo cosa… o meglio sapevo di dover fare qualcosa di speciale: Oggi è la mia “Mission”

È stata la connessione all’Energia Universale e grazie al Corso di Master Reiki che ho capito che valessi molto di più. Che oltre al corpo abbiamo un Anima e uno Spirito Vitale che meritano di essere riconosciuti ed integrati per vivere in Equilibrio.

Poi ho deciso di fare, (nonostante mia figlia avesse solo 18 mesi) un viaggio di 3 giorni a Londra per frequentare un Seminario intensivo con uno dei più grandi motivatori internazionali, che mi ha offerto quella che io chiamo “Iniziazione del Fuoco” , (ho camminato per 16 metri sui carboni ardenti).

Quel viaggio, quella prova iniziatica e la consapevolezza che aver rinunciato al mio lavoro per fare la mamma, non lo avessi fatto per fare la mamma da sola 24 ore su 24. Ho compreso che il peso di una famiglia va suddiviso equamente e poiché i miei figli non avevano solo una madre ma un padre su cui contare.

Come donna mi ero già rassegnata anni prima, ad avere un marito affettuoso e presente ma, come genitore potevo richiedere con la separazione consensuale un padre presente al 50%.

La cosa più difficile che ho imparato a fare è stata quella di prendere decisioni ascoltando me stessa e assumermi la responsabilità delle mie azioni.

La Separazione era di certo la soluzione meno dolorosa, dinanzi al sentire ignorata la mia voce e sentirmi sola pur vivendo in coppia, sia come donna che come madre.

Il futuro da sola era incerto, e precario ma era decisamente meglio che vivere il presente con alti e bassi e la certezza di non essere considerata come donna e criticata come madre, perché non avevo i requisiti richiesti. È stato difficile assumermi questa responsabilità ma lo rifarei ancora, perché almeno loro hanno avuto uno dei due genitori che consapevolmente ha fatto una scelta per il loro bene.

Sarebbe opportuno separarsi per il bene dei figli e non restare insieme ad ogni costo… pensando di fare il loro bene!

Dopo quella decisione ne ho preso tante altre e sicuramente ho fatto sbagli ma con serenità posso affermare che tutto era perfetto così com’è stato. Anche la sofferenza che nasceva dal rifiuto e dalla negazione di una affettività e sessualità libera e gioiosa (e non solo a scopo riproduttivo), mi ha insegnato tantissimo. Non sarei la donna che sono diventata se non avessi sofferto e soprattutto se non avessi imparato dalla sofferenza.

La sofferenza mi ha insegnato che il malessere interiore nasce sempre dall’incoerenza fra la Testa e il Cuore e oggi sono qui a scrivere di me, per trasmettere la mia esperienza personale, e aiutare altre “sorelle” a non rinunciare di essere Donne pur diventando Madri. Dopo la separazione è iniziato un lavoro di “ristrutturazione” durato circa un anno.

È stato il periodo più difficile e faticoso, perché senza l’aiuto dei nonni non è stato facile conciliare il lavoro e la famiglia, ma dalle mie ceneri, a distanza di due anni dalla separazione, è nata nel 2009 la “Fata del Benessere” che aveva intuito il Massaggio Zen Kundalini. Aver ascoltato la mia Anima e le mie intuizioni mi ha permesso di fare cose che ignoravo di saper fare.

Grazie alla fiducia in me stessa e ai viaggi anche in terre lontane da sola, hanno arricchito lo studio e la ricerca, ampliando le mie competenze olistiche: rispetto a quando ero sposata, la separazione mi aveva offerto su un vassoio d’argento il Tempo! Quando i figli erano con il padre, avevo a mia disposizione il Tempo…. Avevo compreso quanto fosse prezioso avere del tempo per riposare per rigenerarmi e soprattutto “coccolarmi”.

Ricordo che riuscire a fare il bagno o la doccia, asciugarmi i capelli e rilassarmi per pochi minuti, nel totale silenzio… senza figli che richiedevano la mia attenzione costante, era diventato il regalo più bello che potessi concedermi!

Ho scoperto che stare bene con me stessa, ed essere coerente con la mia natura mi ha permesso non solo di rinascere come Donna, ma di essere una Madre migliore, perché ero diventata consapevole che i miei figli lo meritavano.

La separazione li aveva privati di quella sicurezza a cui erano abituati, almeno i primi due (la piccola aveva solo 2 anni) e, aver cambiato casa e abitudini è stato di certo per ognuno di loro, all’inizio destabilizzante, ma naturalmente io e il mio ex marito restavano la Mamma e il Papà, anche se ai loro occhi non eravamo più una famiglia.

Posso affermare di non aver alcun rimpianto o rimorso, perché ho fatto sempre del mio meglio, anche se talvolta quando i figli mi danno dei segnali di malessere, penso di poter fare di più per imparare questo mestiere difficile….

Ma sono certa che grazie a loro (come uno specchio), comprendo quali sono i miei limiti e su quali aspetti di me io dovrei ancora lavorare. Vi posso garantire che l’adolescenza di un figlio è davvero una bella prova da superare e solo quando entri nel tuo lato ombra puoi capire cosa puoi fare per essere migliore. Nel 2019 ho superato l’esame come Coach Relazionale e, aver ricevuto l’incarico nel Comitato Scientifico di Aicor come “Parental Coach” trovo sia stato incoraggiante per continuare ad offrire la mia esperienza personale e le mie competenze professionali al servizio dei genitori.

Il mio suggerimento, per l’esperienza in 20 anni di vita genitoriale è che un buon genitore è un adulto felice e soddisfatto di sé. Se siamo coerenti, possiamo insegnare con l’esempio oltre che con le parole. Questa coerenza è frutto di un lavoro introspettivo.

In questo video potrete ascoltare un estratto del Seminario dedicato alla Coerenza con la nostra Amima.

I miei figli oggi riconoscono di aver avuto una Madre presente, e coerente. Una Madre che ha deciso di scegliere sempre lavori autonomi per conciliare gli impegni familiari, e nonostante le difficoltà economiche e la complessa gestione organizzativa (tre figli con scuole, attività ricreative con orari differenti), ero molto più serena, paziente e in equilibrio da separata rispetto a quando ero sposata.

Ho negato loro l’esperienza di vivere in una famiglia unita, ma ho offerto senza dubbi una miglior qualità di Vita e l’opportunità di crescere con una Madre che si è presa cura di se stessa per poi essersi presa cura di ognuno, al massimo delle mie risorse e potenzialità.

Il più grande gesto d’amore che posso aver trasmesso con il mio esempio è che si può essere felici e realizzati: basta iniziare dall’avere cura e rispetto per se stessi. Come potrebbe essere amato mio figlio o mia figlia da qualcuno se prima non ama e rispetta se stesso? E se non ha un esempio come potrebbe imparare?
Inoltre gli ho insegnato che abbiamo il dovere di dare valore alla Vita e che la sofferenza è il segnale che la strada intrapresa non è quella giusta, significa che ci siamo “smartiti” e quando succede non bisogna aver paura, basta fermarsi e capire in quale direzione andare.

Con coerenza. Facendo ciò che si vuole davvero, non ciò che altri ti dicono di fare. Poiché io ho imparato a farlo e so come uscire dalla prigione dei falsi doveri e dei sensi di colpa, posso insegnare come cercare la “chiave” per liberarvi e posso anche aiutarvi a riconoscere le false credenze e i condizionamenti castranti che da anni incatenano Corpo Mente e Anima.

Ed ora vi saluto lasciandovi ascoltare una pillola di Saggezza sul Libero Arbitrio, che vi farà riflettere su quanto le nostre scelte possano renderci felici o infelici e sarà il nostro malessere o Benessere a farci comprendere se siamo coerenti alla nostra Anima e al nostro Destino.

Un abbraccio Cosmico

AnnA❣