In questo articolo esprimo la mia sincera preoccupazione per l’effetto domino delle imposizioni vissute per “il nostro bene” tutelando sia la nostra salute e quella degli altri.

Vorrei far notare che in nome della sopravvivenza biologica abbiamo rinunciato alla vita, che è fatta di contatto, relazioni intime, rapporti sociali e amicali. Fino a quando accetteremo tutto ciò? Spero le persone se ne rendano conto prima che si diventino psicotiche e anaffettive.

Abbiamo un Governo che in nome della sicurezza ha ignorato i bisogni delle famiglie coinvolte nella Disabilità. Ha recluso in casa indiscriminatamente tutti, ignorando i bisogni dei bambini e delle persone con disabilità. Il Governo ha di fatto scaricato il peso delle sue decisioni sui genitori che non solo hanno perso il supporto dell‘Assistenza a domicilio, ma anche subito la chiusura dei centri diurni di accoglienza.

In Italia vivono poco più di 3 Milioni di persone con Disabilità. Gli alunni con disabilità sono 272 mila e l’85% delle famiglie non ha la tecnologia necessaria per far seguire ai figli le videolezioni.

Tralasciando il diritto all’istruzione, in questo momento vorrei focalizzare l’attenzione sulla salute e vorrei evidenziare gli effetti collaterali di un Lockdown disumano: ricevo alcuni messaggi e telefonate di persone che hanno difficoltà a respirare durante la giornata. Respirano a fatica a causa delle mascherine e probabilmente a causa di una cattiva ossigenazione dei polmoni e quindi del sangue, che rende le persone più affaticate, irritabili e con sbalzi di umore.

Mi raccontano che la sera fanno fatica ad addormentarsi, dormono poco e male e, talvolta si risvegliano con brutti sogni, svegliandosi al mattino già di cattivo umore e insofferenti perché tutto è precario, ogni limitazione indefinita e le normative piene di complicazioni pratiche, bisogna interpretarle perché razionalmente non di comprende la differenza fra il “permesso” che di ha per fare attività motoria e il divieto fi fare una passeggiata!

A questo annuncio che ho pubblicato sui Social e inviato al Sindaco di Ferrara, che mi ha messo in contatto con una Cooperativa Sociale, non hanno risposto molte persone e, confrontandomi con operatori socio-sanitari è emerso che le famiglie coinvolte nella Disabilità tendono ad avere uno spirito di sopportazione e di sacrificio che talvolta supera il limite che ogni essere umano non accetterebbe.

Probabilmente è per questo che non fanno sentire la loro voce e non vogliono disturbare le amministrazioni comunali e il Governo nel far valere i propri diritti. Questa esperienza mi è stata di grande aiuto, per avere una prospettiva differente sulle cause che portano alla loro discriminazione in più situazioni.

Per quello che ho potuto fare, le mie consulenze telefoniche si sono limitate ad offrire ascolto ai genitori ed esercizi di respiro consapevole da praticare insieme ai figli sia al mattino che la sera per favorire il rilassamento e vivere meglio durante il giorno e dormire meglio durante la notte.

Alla luce delle testimonianze raccolte, sono certa che questa emergenza sanitaria abbia colpito più che proteggere e salvare le famiglie coinvolte dalla disabilita e che avevano già difficoltà nel far vivere ai figli le relazioni di contatto. Non vi nascondo la delusione che ho provato quando mi sono offerta di recarmi personalmente presso la loro abitazione e gentilmente mi hanno risposto che preferivano non rischiare!!

Dopo settimane di lavaggio mediatico del cervello e bagni giornalieri di stress e ansia per i temi che riguardano la malattia e la morte, oggi più di ogni altra cosa, serve chi restituisca la certezza alle persone che dalla malattia Covid-19 si guarisce con un successo e che non si muore se non ci sono altre patologie gravi.

Non sono un medico ma penso di non essere smentita da nessun pedagogista, psicoterapeuta o psichiatra se affermo che nessun essere vivente dovrebbe crescere con il peso enorme di convivere con la paura e la responsabilità quotidiana di essere infettato o di essere causa di infezione.

La conseguenza di questa spada di Damocle pronta a colpire potrebbe, in un prossimo futuro sviluppare nelle persone più sensibili, un atteggiamento di maggior introversione e la diffusione in generale, non solo nelle persone con disabilità, atteggiamenti psicotici e anaffettivi!!

In questo ultimo mese ho ascoltato persone stanche, scoraggiate e molte volte rassegnate, che non chiedono altro di avere spazi e luoghi in cui ritornare a relazionarsi senza dover vivere nella paura, ed io rispondo loro che LA PAURA È UNA PERCEZIONE CHE NON SCOMPARE IL GIORNO IN CUI IL SIGNOR CONTE CI DIRÀ CHE POSSIAMO ABBRACCIARCI.

Vorrei sottolineare che è da un folli pensare che ci sia qualcuno che potrà dirci quando potremo ritornare a baciarci e ad abbracciarci.

Viviamo in un mondo pieno di virus e batteri e ci hanno indottrinato da anni a pensare che i vaccini rappresentano la soluzione. Ma allora mi domando come mai non dono morti milioni di persone come per altre Epidemie??

Forse perché il Coronavirus c’era anche nel 2019 ed io sono certa di essermi ammalata a Dicembre e mi sono attivata per richiedere l’esame che ho intenzione di fare per ricercare le immunoglobuline nel sangue, mi confermerà la mia teoria.

Usando la logica e aver letto lo Studio dell’equipe del Professor Bacco che sostiene ” che l’aspetto più importante della ricerca è stato di individuare quasi un 50% di soggetti positivi e con anticorpi già nella prima di fase di sperimentazione di febbraio. Questo ci fa capire che il virus sicuramente era in Italia già da cinque o sei mesi.

Questa ricerca conferma che c’è stata una precisa volontà di non offrire ai medici le indicazioni giuste per salvare le persone, e hanno voluto creare panico deliberatamente, infatti da dicembre a fine febbraio non penso proprio di essere stata la sola… e quando avevo la tosse ho continuato a baciare e ad abbracciare i miei figli e il mio fidanzato. A Capodanno sono stata a Roma e anche mia mamma aveva la tosse secca e le ho dato una tisana di erbe provenienti dalla Turchia che stavo usando io per darle sollievo.

Io sono guarita da sola e come me tante altre persone pensando che fosse influenza stagionale, allora cosa è successo a marzo? Non entro nei dettagli ma io lo definisco CoronaviruShow. Per un maggior approfondimento potete leggere questi articoli

La paura e l’Amore

Effetti collaterali Lockdown

Le mascherine sono pericolose

Il Sistema immunitario ci protegge

Mi auguro possano restituirci presto la Libertà, la Dignità e la Fiducia perché l’Amore si manifesta con il contatto e chi ama non ha paura. Chi ama davvero non ha paura né di vivere né di morire.

Un Abbraccio Cosmico

AnnA ❣