Grazie al mio lavoro di Consulente del Benessere Psicofisico e Spirituale, mi occupo di disagi nella sfera affettiva e sessuale grazie alle conoscenze tantriche che derivano dalla Medicina Energegetica. Non sono un medico ma conosco l’Anatomia Energetica e curo le ferite dell’Anima con Amore.

L’esperienza come Prima Assistente sessuale in Italia mi ha mi ha mostrato una realtà che sinceramente ignoravo. Ho scoperto che ci sono persone che arrivano in età adulta, senza aver vissuto le prime relazioni di contatto, che generalmente si vivono durante l’ adolescenza o in giovane età a causa di una disabilità fisica congenita.

Sono entrata nel Mondo della Disabilità e ho compreso quanta sofferenza si può provare nel non essere visti e riconosciuti come uomini capaci di provare desiderio ed eccitazione, e voler instaurare relazioni intime che prevedono conversazioni erotiche ed esperienze sessuali.

Ho incontrato uomini adulti che non avessero mai parlato liberamente di aspetti corporei connessi alla masturbazione, alla possibilità di un confronto, e alla possibilità di ricevere carezze, baci e abbracci. Purtroppo a causa di molti tabù la società vede prima la Disabilità e poi l’essere umano e questo comporta delle gravi ripercussioni sullo sviluppo emotivo e affettivo di chi è portatore di handicap e si ritrova spesso di relazioni sociali a partire dall’infanzia.

Grazie alla prima Assistenza sessuale ho compreso l’importanza di riuscire a “colmare” la mancanza affettiva-emotiva ed esperenziale-Sessuale; tengo a precisare che per “sessuale”, intendo precisare che non è riferito ad un “rapporto sessuale”, ma all’intimità di trovarsi in nudità abbracciato, oppure di poter toccare il mio Corpo.

Dopo questa esperienza, ho ideato un Percorso di Assistenza Sentimentale e sessuale Olistica, il Primo P.A.S.S.O sulla base delle mie conoscenze tantriche, e 11 anni di supporto a chi avesse disagi nella sfera affettiva e sessuale. Per chi non mi conosce sono una Professionista del Benessere psicofisico ed energetico disciplinata dalla Legge 04/2013 ho deciso di aprire le porte nel mio Studio Olistico di Ferrara, alla Disabilità. Educare e sostenere le persone disabili in un percorso sia teorico che pratico connesso alla sfera Corporea ed Energetica sarà la mia Mission.

Sarebbe opportuno che le persone disabili, arrivassero a fare questa esperienza già in età adolescenziale. Supportati dalla famiglia che comprende l’importanza che non si può prescindere dalla sessualità per un sano ed equilibrato sviluppo della propria figlia o figlio con handicap. Privare un vissuto esperienziale euristico ai propri figli, durante la crescita, li renderà più fragili e insicuri. Soprattutto le persone disabili di sesso femminile, che hanno molte più difficoltà ad esprimere i propri bisogni.

Le ricerche fanno emergere dati sconcertanti su quanto la Disabilità Femminile sia riconducibile ad episodi di molestie ed abusi. Soprattutto nei casi di ritardo cognitivo.

Lo schema ripropone in percentuale i dati ISTAT raccolti in una indagine connessa alla Disabilità e, in particolar modo con attenzione alle donne e alle molestie e alle violenze sessuali e psicologiche.

Questo percorso è rivolto sia agli uomini che alle donne, di qualsiasi età, orientamento sessuale, e disabilita, per intraprendere un percorso supportivo-educativo di conoscenza e consapevolezza affettiva emotiva e sessuale.

È indicato anche alle famiglie con figli adolescenti perché è emerso dalle testimonianze raccolte che la maggioranza degli uomini vive con disagio l’autoerotismo. Poiché non sono autosufficienti il loro imbarazzo anche durante le pulsazioni notturne è dovuto alle reazioni dei genitori o delle badanti.

In questi ultimi due anni, spesso dopo aver ascoltato racconti più o meno simili, mi sono domandata:

  • Come si può pensare che nel piacere ci sia qualcosa di sporco?? … Qualcosa da “pulire” o da non far uscire privando gli adolescenti dell’autoerotismo?
  • Come si può far sentire in colpa un bambino disabile a negarsi il piacere di darsi piacere?
  • Perché è piu facile accettare di pulire la persona dagli escrementi fecali e maleodoranti, ma non dal loro sperma bianco e profumato?
  • Come si può negare l’ Educazione sessuale ai bambini e alle bambine disabili?
  • Come si può pensare che la Disabilità privi di bisogni e piaceri connessi all’amore e alla sessualita?
  • Come mai non viene insegnata alle bambine, in special modo, che la sessualità va vissuta con il loro consenso?

Purtroppo la vergogna di affrontare argomenti Tabù fa emergere dati preoccupanti: non si parla abbastanza di questo fenomeno sommerso, ma è piuttosto diffuso, e le ricerche evidenziano abusi e molestie che il genere femminile subisce, sopratutto in condizioni di disabilità. È nofmale essere vittime inconsapevoli se nessuno ha insegnato loro a distinguere una carezza da una molestia, la differenza fra affetto e sesso, fra ciò che si vuole e ciò che si fa per volere degli altri.

L’ignoranza e l’inconsapevolezza di molti genitori che non hanno un dialogo con i loro figli, a prescindere dalla Disabilità (perché parlare di sessualità è imbarazzante) crea un effetto domino che porta spesso a far vivere ai propri figli esperienze castranti e talvolta drammatiche. L’assenza di Educazione sessuale sia in famiglia che a Scuola crea così una grande lacuna su molti argomenti come ad esempio l’autoerotismo o le prime esperienze affettive-sessuali, la prima volta, la contraccezione, la conoscenza delle zone genitali, fino all’età adulta.

  • L’iperprotezione e la negazione che nasce dal disagio di dover trattare argomenti scomodi e imbarazzanti sia in ambiente familiare che scolastico, crea un vuoto educativo a tutti gli adolescenti, in particolare a coloro che hanno disabilità fisiche e cognitive, a causa soprattutto della mancata inclusione sociale.
  • Ho scoperto che è piuttosto frequente imbattersi in frasi stereotipate nelle quali emerge la loro convinzione che le persone con Disabilità motorie non possono camminare e di conseguenza non possano avere una vita normale, una relazione affettiva e sessuale, un matrimonio o una convivenza e dei figli.
  • Fortunatamente la Coscienza collettiva sta iniziando ad evolvere, e ho notato molto sostegno e desiderio di far emergere i bisogni umani di chi non vuole solo essere accudito ma essere visto al di là della malattia.
  • La salute passa soprattutto attraverso i pensieri, le emozioni e lo stato energetico delle persone, a prescindere dal genere sessuale, orientamento sessuale, dalla religione, dal colore della pelle o dall’avere un handicap motorio o cognitivo.

Il mio impegno da anni è quello di divulgare informazioni non solo attraverso questo Blog ma anche attraverso le interviste alla radio o ai giornali; inoltre la partecipazione a convegni e a conferenze in futuro sarà una parte importante del mio lavoro.

Nel video a fine articolo scoprirete cosa è successo il 17 ottobre del 2019: è una data da ricordare per me, perché è iniziata la mia Assistenza sessuale Olistica grazie alla fiducia di una famiglia che ha richiesto il mio aiuto per educare Federico, alla sessualità nella complessità della sua Disabilità connessa all’ autismo.

Ci tengo a precisare che riporto solo il primo dei 6 incontri e il risultato è stato raggiunto con successo durante le festività di Natale, con grande gioia di tutti ed io ho la certezza che non è stato un caso. (Il caso non esiste) e che il mio percorso professionale non potrà escludere le famiglie e le persone coinvolte nella disabilità e poiché io da sola non posso aiutare le famiglie di 3 milioni di persone handicap, dovrò creare una Scuola che possa formare Professionisti del Benessere che come me abbiano una preparazione Olistica.

Un Aabbraccio Cosmico

AnnA❣